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Fermento, call della Comunità di Pratiche: focus sulla salute mentale

Si è tenuta il 16 novembre la call mensile della Comunità di Pratiche e Saperi della rete provinciale di Fermento, aperta a tutte le realtà del territorio interessate a lavorare sul tema dell’inclusione dei cittadini stranieri. In particolare l’incontro è stato dedicato in questa occasione a un focus sulla tutela della salute mentale dei cittadini con background migratorio, con la partecipazione e gli interventi della dott.ssa Rossella Procopio di AslAL e della dott.ssa Elisa Domanico di APS Cambalache. 

La dottoressa Procopio ha tenuto un approfondimento dedicato al funzionamento dell’attuale modello dipartimentale e all’approccio multidisciplinare e multiprofessionale che pone la persona al centro e che prevede la costruzione di progetti con il coinvolgimento di reti formali e informali. Ha ricordato che quello del nostro territorio è un Dipartimento strutturale interazionale di Salute Mentale, composto da ASL Alessandria, Azienda Ospedaliera e Azienda Sanitaria di Asti, a cui gli e le utenti possono accedere in diverse modalità (per accesso diretto tramite impegnativa del medico di medicina generale, l’invio dai servizi territoriali, Servizi sociali, segnalazioni del Comune, segnalazione delle Forze dell’Ordine, Magistratura, altri servizi specialistici o tramite il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura – SPDC).

La dottoressa Procopio ha quindi spiegato come sono composte le equipe multidisciplinari del Dipartimento, con la presenza di medici psichiatri, assistenti Sociali, psicologi psicoterapeuti, infermieri ed educatori professionali, terapisti della riabilitazione psichiatrica, O.S.S., per una presa in carico congiunta che vada oltre al rapporto terapeuta-paziente e assuma come proprio il paradigma sistema Individuo-Famiglia-Territorio. Il Dipartimento – ha sottolineato – lavora con l’obiettivo di portare la maggior quantità possibile di risorse intorno alla persona, alla sua rete relazionale e ai suoi bisogni, per fornire opportunità di emancipazione, inclusione, empowerment e ripresa (recovery).

L’intervento dell dottoressa Procopio si è poi concentrato sul ruolo – all’interno dell’equipe – dell’assistente sociale, figura che ricopre la funzione di ponte tra la dimensione sanitaria e quella sociale, in grado di curare la rete territoriale, la progettualità individualizzata, le relazioni con i familiari. E ha poi ricordato i tre assi attorno a cui si muove la riabilitazione psico-sociale, ossia l’autonomia abitativa, l’autonomia lavorativa e la risocializzazione, anche con riferimenti a percorsi virtuosi sul territorio, come ad esempio il progetto A.L.I – Abitare, Lavorare, Includere.

La seconda parte della call ha visto l’intervento della dottoressa Elisa Domanico, psicologa e psicoterapeuta, che ha iniziato ricordando come esempio positivo Skill Me UP!, progetto condotto da Cambalache che, tra il 2018 e il 2020, ha operato per indagare e approfondire la correlazione tra disagio mentale e accoglienza e inclusione di rifugiati e richiedenti asilo.

Con un focus sul tema della persona con background migratorio, la dottoressa Domanico ha ricordato come sia importante nell’approccio alla persona dedicare attenzione ai possibili elementi di  vulnerabilità, tra cui possono emergere elementi individuali, fattori di rischio, la presenza o meno di supporto sociale. Ci possono essere aspetti e traumi di per sé “indicibili”, per cui – ha sottolineato – la terapia della parola non sempre risulta essere efficace. Da qui la necessità di individuare degli elementi di vulnerabilità per costruire percorsi di intervento efficaci, attraverso un approccio integrato che preveda strumenti differenziati, come interviste aperte, ma anche osservazioni di sintomatologie come dolori, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, segnali di malessere difficilmente individuabili e impossibili per la persona da raccontare.

Per evidenziare l’importanza di approfondire anche i contesti di provenienza e gli elementi propri della dimensione migratoria, la dottoressa Domanico ha infine citato il progetto “Esodi” di Medici per i Diritti Umani, una mappa web interattiva realizzata sulla base delle testimonianze di mille migranti dell’Africa Subsahariana raccolte in quasi tre anni (2014-2016) dagli operatori e i volontari della onlus.

La prossima call, dedicata al tema del reddito di inclusione, è in programma per giovedì 14 dicembre alle h 14.30. Qui il link diretto per collegarsi: https://meet.google.com/nvc-fsst-dyh?authuser=0

 

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