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Fermento: Un percorso di consulenza e supervisione per migliorare la presa in carico delle famiglie migranti più vulnerabili

Dal confronto tra i diversi operatori sociali sul territorio, è emersa come prioritaria la necessità di fornire assistenza specifica ai numerosi nuclei famigliari con minori con disabilità. Pertanto, nell’ambito del progetto Fermento, Cambalache e CISSACA hanno promosso un percorso di consulenza e supervisione rivolto agli operatori dei Servizi Sociali e del privato sociale del territorio di Alessandria sul tema della presa in carico di minori e famiglie con esperienza di migrazione, attraverso 3 incontri condotti dalla Dott.ssa Borile dell’Associazione Frantz Fanon di Torino, specializzata in interventi di etnopsichiatria.

Ha chiuso il ciclo di incontri, una Tavola Rotonda, tenutasi nella mattina del 27 settembre 2022, presso il Centro Congressi di Alessandria, che ha costituito un momento di confronto attivo tra soggetti pubblici e privati della Provincia di Alessandria.

Sono intervenuti, oltre ai Servizi Sociali, molti rappresentanti dell’ambito sanitario, scolastico e dell’accoglienza che, a vario titolo, si interfacciano con le esigenze dei minori stranieri. La partecipazione è stata molto sentita e si è aperto un interessante dibattito con particolare riguardo al numero crescente di diagnosi di autismo rilevate dai Servizi Sociali.

È emerso come il disagio venga sanitarizzato così da consentire l’accesso alle autonomie, quando, invece, la cura, anche mentale, dovrebbe essere un diritto. Tra le criticità rilevate, la difficoltà dei vari professionisti nel comprendere la motivazione di accesso al servizio e nel fornire una risposta adeguata, a causa di barriere linguistiche e culturali e dei limiti strutturali legati alla carenza di personale. Da parte delle famiglie emergono paura, a seguito dei grandi traumi subiti durante la migrazione, frustrazione, sfiducia e difficoltà ad accettare una diagnosi. Tale situazione va a saturare i servizi, spesso già sovraccarichi.

L’intento condiviso tra gli enti presenti è quello di creare un canale di ascolto rivolto alle famiglie, così da favorire l’accoglienza, l’incontro e l’alleanza, garantendo maggiore serenità e apertura, prima di arrivare alla diagnostica. I partecipanti hanno evidenziato come prioritaria la necessità di fare prevenzione, non solo sanitaria, e garantire un servizio stabile e duraturo di mediazione interculturale.

La Tavola Rotonda si è conclusa con l’impegno e la disponibilità di creare un gruppo di lavoro, guidato dal CISSACA, composto da professionisti che a vario titolo possano intercettare e filtrare bisogni e richieste di minori con disabilità e famiglie migranti e indirizzarli ai servizi più appropriati senza affaticare un sistema già saturo: il primo incontro si terrà nel mese di novembre presso la sede di Cambalache, che manterrà un ruolo di supporto e raccordo.

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