Un percorso di speranza e resilienza per le famiglie che affrontano la diagnosi di autismo.
Con il progetto “Fermento: le lenti dell’inclusione” si è dato vita al percorso informativo e di condivisione dedicato a un gruppo di genitori di bambini in età prescolare (0-6 anni) che hanno recentemente ricevuto la diagnosi di disturbo dello spettro autistico. L’iniziativa, particolarmente significativa, ha coinvolto 13 genitori con background migratorio, offrendo loro uno spazio sicuro e accogliente in un momento della vita di grande vulnerabilità e cambiamento.
Ricevere una diagnosi di autismo per il proprio figlio è un’esperienza che porta con sé un carico di domande, paure e la necessità di riorganizzare il proprio mondo. Per le famiglie con un percorso migratorio, a questa sfida si aggiungono la difficoltà di orientarsi in un sistema socio-sanitario nuovo, le barriere linguistiche e la lontananza dalla propria rete di supporto primaria.
È proprio per rispondere a queste complesse esigenze che è stata promossa questa attività con un chiaro obiettivo: promuovere la condivisione tra pari, rompere l’isolamento e fornire strumenti concreti.
Il vero punto di forza: la sinergia tra i servizi pubblici socio sanitari e il privato sociale.
Il percorso, composto di 4 incontri ospitati dalla Ludoteca Comunale “C’è Sole e Luna” ha visto, infatti, il coinvolgimento di un team multidisciplinare composto da:
- una psicologa dell’età evolutiva e una logopedista, professioniste del privato sociale che hanno fornito competenze specialistiche e supporto emotivo;
- referenti del servizio pubblico, in rappresentanza del CISSACA e di ASL AL, che hanno aiutato i genitori a orientarsi nella rete dei servizi, a comprendere i loro diritti e le opportunità disponibili sul territorio.
In questo ambiente protetto, i genitori hanno potuto:
- Condividere esperienze e strategie, scoprendo di non essere soli nelle loro difficoltà quotidiane.
- Esprimere liberamente le proprie emozioni, trovando ascolto e comprensione reciproca.
- Ricevere informazioni chiare e validate da professionisti, aiutandoli a distinguere tra miti e realtà sull’autismo.
- Costruire una nuova rete di sostegno tra pari, una risorsa preziosissima che continuerà a vivere anche dopo la fine del percorso.
L’esperienza si è rivelata un modello virtuoso di intervento, dimostrando come l’alleanza tra pubblico e privato possa generare un impatto profondo e positivo sulla vita delle persone. Un piccolo seme di speranza è stato piantato, rafforzando le competenze e la fiducia di genitori coraggiosi che ora hanno qualche strumento in più per accompagnare i loro meravigliosi bambini nel loro percorso di crescita.